Il monumento equestre di Cosimo I dei Medici

Lo scorso 15 settembre i fiorentini e i turisti presenti in Piazza della Signoria hanno assistito ad un evento davvero speciale: le operazioni di smontaggio del monumento equestre di Cosimo I dei Medici, opera dello scultore fiammingo Giambologna (Douai 1529 – Firenze 1608) del 1594, che raffigura il granduca a cavallo posto sopra un piedistallo in marmo, con tre bassorilievi raffiguranti L’omaggio del Senato fiorentino al Duca, La conquista di Siena e L’incoronazione a Granduca da parte di papa Pio V.

Il video delle operazioni di smontaggio sul profilo Instagram del Comune di Firenze

Era dagli anni Quaranta che Cosimo I non scendeva dal suo cavallo. Durante la seconda guerra mondiale, infatti, le due parti del monumento erano state divise e portate via per metterle al riparo da eventuali danni, ma gli interventi di manutenzione successivi non avevano mai previsto la loro separazione.

La figura di Cosimo I è stata poggiata sopra un supporto di legno

Il sito del Comune di Firenze ricorda che il restauro è stato finanziato con il contributo elargito attraverso l’Art Bonus dall’azienda Salvatore Ferragamo (il termine dei lavori è previsto per marzo 2023) e saranno eseguiti dalla Cooperativa Archeologia con il supporto del CNR e la supervisione del Servizio Belle Arti del Comune e della SABAP Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Ecco come si presenta il cavallo dopo lo smontaggio

Fu Ferdinando I dei Medici a commissionare la grande statua equestre in onore del padre scomparso circa quindici anni prima, seguendo il modello del monumento a Erasmo Stefano da Narni, detto il Gattamelata, realizzato da Donatello a Padova e quello per Bartolomeo Colleoni eseguito da Andrea del Verrocchio a Venezia. La scelta cadde inevitabilmente sull’ormai anziano maestro Jean de Boulogne (simpaticamente ribattezzato dai fiorentini Giambologna), arrivato in città alla metà del Cinquecento e introdotto alla corte medicea dall’amico Bernardo Vecchietti, che lo ospitò a lungo nel suo palazzo e ricevette in dono il Diavolino oggi conservato al Museo Bardini. A parte un breve soggiorno a Bologna, Giambologna trascorse praticamente il resto della sua vita a Firenze, prima al servizio di Francesco I e poi di suo fratello Ferdinando I, che nel 1602 gli ordinò anche il proprio monumento equestre, completato dall’allievo Pietro Tacca dopo la sua morte e collocato nel 1608 in Piazza della Santissima Annunziata.

Un paio di curiosità sul monumento a Cosimo I riguardano sia il basamento, sia la figura del cavallo. Ai bordi del piedistallo, oltre allo stemma di famiglia in bronzo, vediamo due teste di capricorno, forse scelto dal granduca come insegna personale in quanto ascendente dell’imperatore romano Augusto, oppure come segno zodiacale legato al periodo della sua nomina a duca, avvenuta il 6 gennaio 1537. Vi è poi un aneddoto molto divertente sul cavallo e le sue “castagne”, cioè quei calli rotondi che i cavalli hanno nella parte interna delle zampe anteriori. Si racconta infatti, che Giambologna udì un contadino fare un appunto alla sua opera, certamente bellissima, ma imprecisa perchè il cavallo non aveva le “castagne” e così l’artista, accortosi dell’errore, rimediò con l’aggiunta di due piccoli ovali sulle zampe.

Pubblicato da Elena Petrioli

Guida turistica di Firenze

2 pensieri riguardo “Il monumento equestre di Cosimo I dei Medici

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