Che volto aveva Dante?

Personalmente mi capita di lavorarci spesso (con i tour danteschi in Toscana ndr) ma in effetti non è semplice darvi una risposta!

Di Dante, ovviamente, esistono soltanto dei ritratti e quelli più antichi si trovano nella Cappella della Maddalena al Bargello (il volto nell’affresco attribuito a Giotto ma forse realizzato da un suo allievo) e nel Palazzo del Proconsolo (nelle pitture della sala delle udienze ritrovate a fine Ottocento).

La Cappella della Maddalena al Bargello

In seguito altri artisti provarono a “dare” un volto al poeta, come Domenico di Michelino nel suo affresco del Duomo, ma anche Andrea del Castagno, Botticelli e Bronzino, fino alle famose illustrazioni ottocentesche di Gustave Dore’. Queste opere sono tutte diverse tra loro ma hanno una caratteristica in comune, ossia la descrizione fisica del poeta contenuta nel Trattatello in laude di Dante di Boccaccio (XX).

Dante con la Divina Commedia di Domenico di Michelino nel duomo di Firenze

È lui a fornirci l’immagine di Dante tramandata per secoli, che lo descrive come un uomo di media statura, dal volto lungo e con il naso aquilino, gli occhi grandi, le mascelle pronunciate e il labbro sporgente, “sempre nella faccia malinconico e pensoso”. Inoltre, sempre secondo Boccaccio, Dante portava la barba!

Il volto di Dante scolpito su una pietra nella piazzetta davanti al Museo Casa di Dante


A proposito di Boccaccio, lo sapevate che quest’anno ricorrono i 650 anni dalla prima lettura pubblica della Commedia?

Pubblicato da Elena Petrioli

Guida turistica di Firenze

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