L’angolo tra Piazza San Firenze e Via della Condotta è tradizionalmente chiamato il “Canto dei Cartolai”.
Qui infatti si trovavano le botteghe dei maestri della carta e della pergamena, che producevano i fogli e rilegavano libri, codici e registri.
Nel Quattrocento il libraio più famoso di Firenze fu Vespasiano da Bisticci, proprietario di uno dei negozi sorti intorno al complesso della Badia, in cui lui stesso trascriveva e confezionava testi e manoscritti da rivendere ai signori italiani (tra i suoi migliori clienti ci fu Cosimo il Vecchio dei Medici).

Di queste antiche botteghe coperte da una lunga tettoia e con dei muretti all’ingresso (che secondo i più recenti studi ospitarono anche altre attività artigianali) restano solo alcuni inserti in pietra lasciati a vista sulla facciata dei moderni edifici, ancora oggi occupati da fondi commerciali.
Piazza San Firenze con le sue botteghe venne rappresentata nelle incisioni di Giuseppe Zocchi, che nel 1744 realizzò una serie di vedute della città dal grande valore storico e artistico.
Bene ricordare il Canto dei cartolai.
Bene anche ricordare Vespasiano da Bisticci, poco conosciuto, ma importante perché diffondeva, copiando importanti manoscritti, ma era anche scrittore e contribuì alla fondazione di biblioteche come quella medicea.
Brava Elena!
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Grazie mille caro Gian Piero ☺️
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