Lo strano caso di Marguerite Louise d’Orleans

La moglie francese di Cosimo III de’ Medici fu un’autentica sciagura nella vita del penultimo Granduca di Toscana. Aristocratica capricciosa e ribelle, fece di tutto per fuggire da lui, ma continuò a tormentarlo con pressanti richieste di denaro e una condotta ritenuta scandalosa perfino alla gaudente corte di Luigi XIV. Conosciamo meglio la controversa figura della madre di Anna Maria Luisa e Gian Gastone, verso i quali la donna non mostrò mai un reale attaccamento.

Ritratto di Marguerite Louise d’Orleans di Justus Sustermans Museo de’Medici

Siamo nel 1661 e dopo una lunga trattativa, Ferdinando II annuncia di essere riuscito a combinare un matrimonio molto prestigioso per suo figlio Cosimo: a Firenze arriverà Marguerite Louise d’Orleans, una cugina di Luigi XIV, il celebre Re Sole. Le nozze vengono inizialmente celebrate per procura nel mese di aprile, ma lei arriva in Toscana a giugno, per darle il tempo di riprendersi dal morbillo; viene allestito un imponente apparato per i festeggiamenti, tuttavia si avverte da subito una certa tensione tra gli sposi.

La ragazza era abituata a vivere nella corte più elegante dell’epoca, circondata dal lusso e dallo sfarzo e non sembrava gradire la vita nella provinciale e austera corte medicea, per di più accanto a un marito dal carattere molto riservato, bigotto e che avversava la vita mondana. In effetti, Cosimo III era cresciuto con una severa educazione religiosa, che lo aveva portato a dedicarsi assiduamente alle pratiche devozionali e ai pellegrinaggi.

Justus Sustermans, Cosimo III de’ Medici, 1660
Ph. credits Wikipedia

Dopo poco iniziarono i litigi, che si fecero sempre più frequenti e violenti.

Il risentimento di Marguerite divenne disprezzo per Cosimo, i fiorentini e tutta la Toscana e la portò a dichiarare apertamente di voler tornare in Francia al più presto; nel frattempo, non perdeva occasione per mettere in imbarazzo lo sposo con comportamenti oltraggiosi e beffardi, come avvenne durante la visita ufficiale di Carlo di Lorena (l’uomo di cui era perdutamente innamorata) che fu invitato a trascorrere la notte nei suoi appartamenti privati. Eppure nel 1663 nacque il Gran Principe Ferdinando, il primo figlio della coppia, che voci malevole di corte avevano messo in dubbio fosse di Cosimo1. La nascita dell’erede venne accolta con gioia, ma non servì a migliorare il rapporto tra Cosimo e Marguerite che continuava a umiliare il consorte anche in pubblico.

I suoi genitori pensarono allora di spedire il principe in giro per l’Europa, viaggiando tra le corti straniere, per farsi conoscere e magari trarre utili spunti per il suo futuro governo; a lei invece venne ordinato di trasferirsi per un periodo nella villa di Poggio a Caiano, seguita da una scorta di soldati, numerosi cortigiani e dame di compagnia. L’aria di campagna le avrebbe sicuramente fatto bene e rasserenato il suo animo, nonché dato un pò di tregua ai suoceri; lei invece ne approfittò per scrivere a Luigi XIV, pregandolo di farla tornare a casa, ma il suo netto rifiuto la persuase a mostrarsi più docile e accondiscendente verso il marito.

Justus Sustermans,
Vittoria della Rovere e Ferdinando II de’Medici,
1660, National Gallery Londra
Ph. credits nationalgallery.org.uk

Così nel 1667 nacque Anna Maria Luisa, ma la tregua durò poco e quando ricominciarono i litigi, Cosimo decise di partire per un periodo più lungo. Si recò ad Amsterdam (dove conobbe Rembrandt), in Spagna, Portogallo, Inghilterra, ma soprattutto alla corte parigina del Re Sole, dove fu accolto con benevolenza e simpatia. Questa visita mandò su tutte le furie Marguerite, che lo aveva sempre descritto al cugino come un uomo sciocco e ridicolo e pertanto al suo rientro dovette nuovamente mostrarsi ben disposta verso il suo sposo: così nel 1671 nacque Gian Gastone, il loro ultimo figlio. Intanto nel 1670 era morto il Granduca Ferdinando II, l’unica persona in grado di contenere gli eccessi e i capricci della nuora, che adesso si scontrava apertamente anche con Vittoria della Rovere, l’anziana madre di Cosimo, a cui lui era legatissimo. La sovrana dai costumi austeri, che in buona parte era responsabile del carattere debole e insicuro del figlio, si era particolarmente presa a cuore la crescita dei nipoti, ai quali pare che Marguerite si interessasse ben poco2.

Villa Medicea di Poggio a Caiano

La situazione a corte era diventata insostenibile, quando nel 1672 la donna si finse malata e il re Luigi inviò a Firenze il medico personale della madre: Marguerite chiedeva di essere invitata in Francia perché sosteneva di aver bisogno di cure termali, ma egli intuì che si trattava di un trucco per allontanarsi dalla Toscana e convinse Cosimo a concederle un soggiorno di qualche mese a Pratolino. Da qui, con un’altra scusa, tornò alla villa di Poggio a Caiano, da dove scrisse al marito che mai più avrebbe messo piede a palazzo Pitti e con la stessa intransigenza chiese al cugino di farla rientrare a Parigi. Ci vorranno 3 anni prima che questo accada, ma nel 1675 la sposa capricciosa di Cosimo vinse la sua battaglia e tornò a casa.

L’altro ritratto di Marguerite Louise d’Orleans che la mostra in età più avanzata

L’accordo prevedeva che Marguerite si ritirasse in convento3, da dove sarebbe dovuta uscire, solo saltuariamente, per far visita al Re Sole: Cosimo avrebbe provveduto al suo mantenimento versandole una pensione di 80.000 livre4. Sembrava che la storia dovesse finire qui, con la buona pace di tutti e invece, anche dopo la sua partenza, Marguerite rimase una delle più grandi preoccupazioni di Cosimo: prima l’abate Gondi e poi l’abate Zipoli, spediti dal Granduca a sorvegliare la moglie, riferivano del suo contegno disdicevole, la sua continua presenza alle feste, la passione per il gioco, l’abitudine a indossare abiti maschili5, le liti con la sorella duchessa di Montpensier, ma soprattutto le gite di piacere e gli amori con personaggi di rango inferiore.6

Dopo il suo rientro in Francia Marguerite mantenne buoni rapporti solo con Ferdinando, suo figlio prediletto e con il quale condivideva gusti e passioni: i contatti con Anna Maria e Gian Gastone, invece, si fecero più formali e discontinui, tanto che alla sua morte, avvenuta nel 1721, dovettero avviare un’azione legale per impugnare il testamento, in cui la donna aveva lasciato tutti i suoi beni ad una cugina principessa.

Marguerite Louise d’Orleans fu sepolta nel chiostro delle canonichesse di Picpus a Parigi.

Note:

1 Marguerite aveva raramente concesso a Cosimo di stare in intimità e perciò si vociferava che Ferdinando fosse figlio del Lorena.

2 Forse Vittoria non voleva commettere gli stessi errori fatti con Cosimo e magari dare un po’ di affetto a quei bambini, che senza la nonna sarebbero davvero stati soli.

3 Marguerite visse per alcuni anni nel convento di Montmartre. Anche le suore si lamentarono molto della sua condotta, soprattutto dopo un incidente con cui Marguerite aveva provocato un incendio che poteva distruggere il convento.

4 Marguerite si lamentava spesso con Cosimo della sua pensione e tartassava il marito con continue richieste di denaro.

5 Una delle passioni di Marguerite era andare a cavallo, ma lo faceva indossando i pantaloni!

6 Marguerite ebbe una lunga storia con lo stalliere Gentilly.

Pubblicato da Elena Petrioli

Guida turistica di Firenze

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