Ammetto di essere stata molto combattuta nel prendere questa decisione e desidero esprimere con chiarezza il mio punto di vista: nessuna esperienza di tipo “virtuale” potrà mai essere paragonabile a una visita guidata “reale”.
Tuttavia, in quello che sarà l’anno horribilis della professione di guida turistica, credo sia arrivato il momento di fare di necessità virtù e pur con una certa cautela, adottare nuovi strumenti di divulgazione.
Devo dire di essere partita con molte remore personali in proposito: da un lato vi era la mia scarsa dimestichezza con la “modalità video”, dall’altro la forte incertezza che caratterizza questo periodo, in cui non si conoscono ancora le eventuali disposizioni da adottare per lo svolgimento delle visite turistiche nella tanto attesa fase 2. Mi auguro che siano rese note nei prossimi giorni perché prima di avviare nuovi progetti riguardanti la mia professione sarebbe importante sapere quello che ci attende nei prossimi mesi. In effetti, al momento, è stata solamente annunciata la riapertura dei musei, delle mostre e delle biblioteche per il 18 maggio, ma faccio fatica a trovare notizie sulle attività culturali: saranno permesse le visite guidate nei musei se saranno rispettate le prescrizioni come l’uso di mascherine e il distanziamento? E se non ammesse nei luoghi al chiuso saranno almeno consentite all’aperto? Penso ad esempio agli itinerari di trekking urbano, pur con un ristretto numero di partecipanti.
Immagino che ci sarà chi penserà: “che differenza fa se non ci sono turisti”?
Ebbene, chi lavora nel turismo ne è pienamente consapevole, tanto che una delle parole d’ordine del nostro settore per l’anno 2020 sarà turismo di prossimità, che significa lavorare con una clientela in buona parte proveniente da luoghi nelle vicinanze. Nessuno si aspetta grandi numeri, ma abbiamo bisogno almeno di ricevere istruzioni precise. Vi è una certa differenza tra attendere il mese di giugno e provare ad organizzare eventi culturali per un pubblico locale e non lavorare affatto perché le visite guidate, in quanto “assembramento” per definizione, sono vietate per legge.
In attesa di capire che cosa potremo o non potremo fare mi sono cimentata nella mia prima diretta Facebook: avevo ricevuto molte richieste per questo particolare tipo di tour e pensando che proprio in questi giorni si sarebbe aperta la stagione delle gite in barchetto ecco la mia navigazione immaginaria sul fiume Arno, con la speranza di rivedere presto dal vivo gli amici Renaioli.
Questa presentazione è resa possibile dalle immagini di repertorio dei tour di Seeflorence, di Wikipedia (Sailko) e dalle foto di Lucia Tanchi. Grazie a Lucia Falsini per la bella immagine di copertina.