Helen Frankentaler a Palazzo Strozzi

Fino al 26 gennaio Palazzo Strozzi ospita la mostra Dipingere senza regole, dedicata a Helen Frankentaler, una delle più grandi artiste americane del secondo dopoguerra.

Helen Frankentaler al lavoro

Nata a New York nel 1928, Helen era figlia di un giudice della Corte Suprema e iniziò ad esporre le sue prime opere agli inizi degli anni Cinquanta, diventando presto una delle principali esponenti della Color Field painting, un movimento nato nell’ambito dell’espressionismo astratto, poi evoluto in un linguaggio artistico del tutto inedito, libero dalle regole e dalle convenzioni.

Plexus, 1976 (dettaglio)
New York, Helen Frankentaler Foundation

La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione e ai prestiti di prestigiose istituzioni e musei, come la Helen Frankenthaler Foundation, il Metropolitan Museum di New York, la Tate Modern di Londra e la National Gallery di Washington.

Matisse Table, 1972
New York, Helen Frankentaler Foundation

L’allestimento, che si sviluppa in dieci sale al primo piano di Palazzo Strozzi, rappresenta la più completa e affascinante retrospettiva mai organizzata in Italia su Helen Frankentaler, con le sue tele, le opere su carta e le sculture realizzate nell’arco di sei decenni ed esposte accanto ai lavori di altri famosi maestri contemporanei, a partire da Jackson Pollock, che ebbe un ruolo molto importante nella sua formazione negli anni Cinquanta.

Number 14 (1951) di Jackson Pollock è uno dei prestiti eccellenti in mostra

Fondamentale fu anche il legame che Helen Frankentaler ebbe con suo marito Robert Motherwell (i due furono sposati dal 1958 al 1971), con il quale condivise lavoro, passioni e il profondo rapporto di amicizia con alcuni dei personaggi delle scena artistica internazionale come Mark Rotko, David Smith, Morris Louis, Anthony Caro e Anne Truitt. 

Untitled (1964) di David Smith e sullo sfondo Tutti-Frutti (1966) e The Human Edge (1967) di Helen Frankentaler

L’innovativa tecnica del soak-stain, cioè dell’imbibizione a macchia, realizzata versando della vernice diluita su tele grezze, portarono Helen Frankentaler a sperimentare una pittura astratta senza limiti.

Le opere degli ultimi anni

Nel suo universo artistico dominato dalle strisce di colore, spazio e forma si liberano da ogni regola e ci mostrano la pura essenza della creatività.

Alassio, 1960
(dettaglio con la firma dell’artista)

Helen Frankentaler, Dipingere senza regole sarà fino al 26 gennaio a Palazzo Strozzi. Tutti i giorni orario 10.00-20.00, il giovedì fino alle 23.

Pubblicato da Elena Petrioli

Guida turistica di Firenze

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