Strade di Firenze: Via Ferdinando Zannetti

Un tempo chiamata Via della Forca, Via Ferdinando Zannetti ci appare come una di quelle strade ottocentesche del centro di Firenze che non hanno molto da raccontare.

Una serie di edifici dalle linee semplici e moderne arriva fino all’incrocio con via de’Conti, dove abitava il medico che curò Garibaldi quando fu ferito a una gamba e in cui si trova la bella casa museo della famiglia Martelli.

Tra lapidi e piccoli tabernacoli che si susseguono sulle facciate dei palazzi, spicca la curiosa iscrizione posta sopra l’ingresso del civico 2 con la scritta: QUI ABITÒ CORILLA NEL SECOLO DECIMO OTTAVO.

Si capisce che siamo nel Settecento e che stiamo parlando di una donna, il cui nome suona abbastanza sconosciuto e sul quale vale la pena spendere qualche parola.

Corilla era il nome d’arte di Maria Maddalena Morelli, una poetessa laureata, cioè insignita della corona di alloro, la prestigiosa onorificenza in passato toccata a personaggi quali Francesco Petrarca e Torquato Tasso e che lei per ultima ricevette a Roma nel 1778.

Nata a Pistoia nel 1727, fin da ragazza Maria Maddalena aveva mostrato un naturale talento per la poesia e la sua specialità divennero le rime improvvisate. La sua bravura la portò a viaggiare molto ed essere ospitata anche presso la corte imperiale.

Nel 1771 era entrata a far parte dell’Accademia romana dell’Arcadia, assumendo il nome di Corilla Olimpica. Il suo giovane amante e protettore Luigi Gonzaga, principe di Castiglione, incoraggiava la sua incoronazione che tuttavia avvenne solo qualche anno più tardi grazie alle pressioni esercitate da Pietro Leopoldo di Lorena, il quale si era invaghito della poetessa e attraverso monsignor Maffei riuscì a convincere papa Pio VI.

Corilla Olimpica (Wikipedia)

Molti contemporanei non accolsero con favore il conferimento di questa onorificenza a Corilla, che a seguito delle polemiche e del dileggio scatenati dalla cerimonia in Campidoglio decise di tornare in Toscana e nel 1780 si trasferì nella casa di Via Zannetti, in cui visse fino alla sua morte avvenuta l’8 novembre 1800.

La sua corona di alloro è conservata presso la basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia, a cui era stata donata dalla stessa poetessa.

Pubblicato da Elena Petrioli

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